Campagna Toscana Val d'Elsa

Val d'ElsaBella vista della città medievale di San Gimignano. Diritto d'autore: jakobradlgruber / 123RF Archivio Fotografico

Val d'Elsa

Presentazione

Il tratto di terra toscana che da Firenze si stende fino a Certaldo è segnato dal corso del fiume Elsa, che attraversa una campagna dolcissima, assai simile per conformazione e fascino a quella del vicino Chianti. La prima parte dell'itinerario ricalca un percorso antico che univa Volterra a Fiesole fin dal tempo degli Etruschi, come dimostrano le ville e i monumenti disseminati intorno.
Il percorso sfiora ville quattrocentesche, la deliziosa pieve romanica di Sant'Alessandro a Giogoli, subito alle porte di Firenze, le residenze cinquecentesche dei Collazzi e dei Tàttoli, immerse in bellissimi giardini all'italiana. Divisa tra le Province di Firenze e Siena, la Valdelsa custodisce un patrimonio monumentale di grande interesse, immerso in uno scenario naturale di intensa suggestione, coltivato a vigneti e oliveti che restituiscono prodotti agricoli di eccellente qualità. Un giro in Valdelsa permette dunque di assaporare le caratteristiche migliori della terra di Toscana, dal paesaggio dolce delle colline alle architetture antiche, per concludere con un'offerta gastronomica da veri buongustai. Tra pievi e borghi si trovano osterie e trattorie che propongono specialità tipiche, cucinate con prodotti genuini secondo ricette tradizionali arricchite dalla fantasia delle massaie.
Non mancano le occasioni per gli amanti del trekking, grazie anche al recente progetto di sentieristica integrata messo a punto dai comuni della Valdelsa fiorentina e senese per condurre il visitatore alla scoperta degli angoli più suggestivi del territorio. Tutti gli itinerari si possono percorrere sia a piedi che in mountain bike, mentre soltanto alcuni si prestano ad essere affrontati a cavallo. Gli amanti dell'arte sacra, probabilmente non potrebbero scegliere luogo migliore per le loro vacanze, poiché la Valdelsa è disseminata di pievi e chiesette antiche, spesso custodi di autentici capolavori d'arte. L'antico contado di Firenze e Siena oggi beneficia di un paesaggio dolce e rilassante, di un patrimonio artistico davvero invidiabile e di prodotti genuini che alimentano una fitta rete di ristoranti, taverne, osterie e bar. Forte della posizione strategica, a metà tra due delle più belle città d'arte, la Valdelsa offre una collaudata offerta turistica, sia nel campo della ricettività che della ristorazione. Gli alberghi sono davvero pochi, primeggiano gli agriturismi, spesso ricavati da antichi complessi colonici o ville rinascimentali restaurate per offrire il fascino di una terra antica e tutti i comfort di una moderna struttura ricettiva.
Le produzioni tipiche per eccellenza della Valdelsa sono quelle del vetro e dello zafferano, fiorenti già nel Medioevo. Un filo tenace lega il presente della Valdelsa alla sua storia, tanto che ancora oggi la zona si distingue nel panorama produttivo nazionale per la lavorazione del vetro e la coltivazione di fiori di croco. Già nel Trecento le Vetrerie di Colle Val d'Elsa costituivano una voce di prima importanza nell'economia dello stato fiorentino e da tutta Europa arrivavano i giovani per formarsi nella scuola d'arte vetraria locale. Quando, nell'Ottocento, il mercato europeo fu invaso dal cristallo di Boemia, il vetrai valdelsani non trovarono difficoltà ad adeguarsi al nuovo materiale, che lavorarono con le tecniche apprese in secoli di esperienza affermandosi presto nel panorama internazionale. Oggi, oltre alle fabbriche che producono il 95% del cristallo venduto in Italia ed esportano in tutto il mondo, in Valdelsa si trovano ancora numerosi artigiani che creano autentici capolavori interamente a mano. Le coltivazioni dei fiori di croco, dai quali si ricava il prezioso zafferano, erano diffuse in Valdelsa già nel Duecento. Lo zafferano è una spezia talmente raffinata e costosa che in varie occasioni i comuni della Valdelsa lo usarono per regolare i conti con i nemici e riscattare possedimenti. Dopo secoli di abbandono delle coltivazioni, lo zafferano oggi si produce secondo tecniche tradizionali in molte zone della Valdelsa.
Oggi le coltivazioni di San Gimignano hanno ripreso vigore e, oltre a far felice qualche imprenditore, soddisferanno anche i buongustai che apprezzeranno in particolare la tradizionale zuppa allo zafferano. Portano il marchio Docg la Vernaccia e il Vinsanto di San Gimignano. La straordinaria produzione enologica d'eccellenza che caratterizza il territorio senese ha alimentato negli anni la crescita di un fenomeno turistico davvero singolare: si può dire infatti che l'enoturismo sia nato proprio nelle terre di Siena, secondo una formula che spinge i visitatori, specialmente stranieri, a selezionare la località di vacanza in base alla qualità delle produzioni tipiche, con riferimento particolare ai vini di pregio.

Un giro nella Val d'Elsa


Barberino Val d'Elsa


Barberino Val d'Elsa si trova lungo l'antica via Cassia ed è capoluogo di un vasto territorio disseminato di piccole e suggestive frazioni, dense di storia e monumenti. Tutti i colli che circondano Barberino sulla sommità conservano una chiesa, un castello, una villa o una piccola cappella e la miglior soluzione è visitare i dintorni del capoluogo a piedi o in bicicletta, seguendo gli itinerari trekking messi a punto recentemente dal comune.
Antico insediamento romano, Barberino fu poi conquistato dai fiorentini che lo cinsero con una cerchia muraria ancora oggi visibile. Fu patria dei Barberini, che nel Seicento dettero a Roma Papa Urbano VIII. Nel centro storico del capoluogo, ben tenuto ed in posizione panoramica, si visita la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, opera neogotica dell'architetto Giuseppe Castellucci. Nelle campagne circostanti Barberino, dove si produce il vino del Chianti Classico Docg, una tappa obbligata è il poggio dove sorgeva il Castello di Semifonte dal quale i ghibellini osarono sfiorare la Firenze guelfa. La risposta dei fiorentini non si fece attendere e nel 1260 la Repubblica distrusse il Castello di Semifonte vietando con uno speciale editto ogni ricostruzione sulla collina. Solo nel Cinquecento venne eretta la Cappella di San Michele Arcangelo, progettata da Santi di Tito con una cupola che riproduce in scala uno a otto quella di Santa Maria del Fiore. Una sosta alla cappella permette di godere un superbo panorama sulla campagna che si estende verso Siena e verso Firenze.
Da non perdere anche la Cappella di Sant'Appiano, tra le più antiche chiese romaniche del contado fiorentino. Le strutture più antiche sono databili all'XI secolo e sono costruite in pietra, mentre le restanti parti della costruzione, risalenti al secolo successivo, sono in laterizio. Nell'adiacente antiquarium sono esposti reperti archeologici rinvenuti nei dintorni e si conservano anche i pilastri dell'antico chiostro. Un giro nei dintorni di Barberino conduce alla scoperta di piccoli borghi fortificati, fattorie e ville lontane l'una dall'altra ciascuna a dominio di un colle, come segno perenne della storia passata: Petrognano conserva un antico borgo in attesa di restauro, Linari è un delizioso esempio di urbanistica medievale, Tignano è un minuscolo e panoramicissimo centro murato, Vico d'Elsa conserva molti palazzi signorili e l'Oratorio di San Bernardo affrescato da Giovanni di San Giovanni, Monsanto un severo castello medievale. Il territorio di Barberino ha dunque da offrire un paesaggio straordinariamente affascinante, risultato di un rapporto equilibrato e corretto tra uomo e ambiente che dura da secoli. L'eccellente offerta di strutture ricettive, con particolare riferimento agli agriturismi, e di ristoranti in cui gustare specialità locali fa di Barberino unluogo sempre più amato dai turisti, soprattutto stranieri.

Certaldo


Proseguendo lungo il corso dell'Elsa, si incontra Certaldo, dove il Borgo è dominato dall'antico insediamento fortificato che sorge su un'altura. Il maestoso profilo in mattoni di cotto si intravede già da molto lontano, immerso tra i colli verdi della Valdelsa: Certaldo Alto, detto anche il Castello, conserva intatte le strutture medievali e rinascimentali, mentre ai suoi piedi si stende la Certaldo moderna, vivace insediamento urbano e industriale cresciuto negli ultimi due secoli.
Di origine etrusco - latina, Certaldo fu ceduto da Federico il Barbarossa ai Conti Alberti che vi dominarono fino a tutto il XII secolo. Assoggettato dai Fiorentini, Certaldo crebbe di importanza nel corso dei secoli, diventando presto il centro politico e giudiziario della Valdelsa. Il suo ruolo strategico proseguì durante il periodo del Granducato, fino all'ingresso nell'Italia unita. Eccellente esempio del periodo di massimo splendore del paese è il Palazzo del Vicariato che nella facciata e nell'atrio reca le insegne dei diversi Vicari, fra cui splendidi stemmi in terracotta dei Della Robbia. Del suo insigne passato Certaldo conserva testimonianze particolarmente suggestive, a partire dal Castello. Il borgo antico è ancora cinto dalle mura originarie, nelle quali si aprono la Porta Alberti, la Porta al Sole e la Porta al Rivellino, una struttura militare tipica del Medioevo che fungeva da avamposto fuori le mura.
Al cuore del centro storico si accede percorrendo stradine strette e ripide, lastricate in pietra, che culminano davanti al Palazzo Pretorio. Edificato nel XII secolo, il Palazzo Pretorio è il monumento più rappresentativo di Certaldo: fu residenza degli Alberti e poi sede del Vicariato. Nella cappella sconsacrata dei Santi Tommaso e Prospero si ammirano affreschi e sinopie del XV e XVI secolo: fra i capolavori, una Madonna col Bambino del Fiorentino e il Tabernacolo dei Giustiziati di Benozzo Gozzoli. Facendo due passi per il centro storico di Certaldo si incontrano architetture bellissime, sia di impronta medievale che arricchite nel Rinascimento. Da vedere le residenze signorili e le case - torri del centro storico, la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, da dove si accede alla cella della Beata Giulia, leggendaria religiosa di clausura e al Convento degli Agostiniani, complesso romanico particolarmente suggestivo. Nel centro storico si trova anche la casa - torre di Palazzo Machiavelli, dove è sepolto il Boccaccio che con Dante e Petrarca "inventò" la lingua italiana. Il genio del Decamerone nacque a Certaldo nel 1313. Casa Boccaccio, dove la torre e la loggia sono stati ricostruiti dopo l'ultima guerra mondiale, è oggi sede del Centro Studi Nazionale sul Boccaccio ed ospita una ricca biblioteca. Tra le attività del Centro, mostre periodiche di disegni di artisti contemporanei dedicati a Boccaccio e il "Premio Boccaccio" assegnato annualmente a scrittori che abbiano avuto successo di critica.
Nella ridente campagna intorno a Certaldo si visitano la Pieve di San Lazzaro a Lucardo, di origine longobarda, e il Castello di Santa Maria Novella, ricostruito nel Cinquecento in stile gotico - senese. Merita una sosta anche la Cupola di San Michele a San Donnino che, come la gemella di San Michele nel comune di Barberino Val d'Elsa, riproduce in scala uno a otto quella di Santa Maria del Fiore a Firenze. Il comune di Certaldo ha recentemente messo a punto una rete di sentieri trekking da percorrere a piedi e a cavallo e realizzato un parco fluviale attrezzato lungo il corso dell'Elsa. Da non perdere l'appuntamento con "Mercantia", il più spettacolare Festival del teatro di strada della Toscana, in programma ogni anno la terza domenica di luglio.

San Gimignano


San Gimignano è forse la località più fotografata della provincia di Siena, inconfondibile nel profilo turrito che si intravede già da lontano, a dominio dei colli della Val d'Elsa. Eccezionale testimonianza dell'urbanistica medievale toscana, San Gimignano è intatto in ogni sua parte e permette al visitatore di fare un emozionante salto all'indietro nel tempo. Sviluppatosi fra il IX e il XII secolo all'incrocio tra la via Francigena e la via Pisana, San Gigmignano divenne presto un mercato florido e vivace, arricchendosi dei primi edifici pubblici nel corso del Duecento.
Risale al 1251 la costruzione della cinta muraria, ampliata e rinforzata dopo la battaglia di Monteaperti. Sempre nella prima metà del Duecento vennero innalzate le prime torri, che raggiunsero quota 72 nel periodo di maggior splendore. La Porta San Giovanni, ricostruita nel 1262, immette nella via omonima, un tempo tratto urbano della Via Francigena e fiancheggiata da splendidi edifici del XIII - XIV secolo. La via termina all'arco dei Becci, aperto nella prima cerchia di mura. Piazza della Cisterna, dalla singolare pianta triangolare, fu costruita nel 1273 ed è circondata dalle maestose case - torri medievali. Piazza del Duomo è il centro monumentale di San Gimignano ed è circondata da case - torri del Duecento, dalla Collegiata, dal Palazzo del Popolo e dal Palazzo del Podestà, costruito fra il XII e il XIV secolo e dominato dalla possente torre "Rognosa".
La Collegiata dedicata a Santa Maria Assunta è un edificio romanico fondato nel Duecento ed ampliato del 1460 su progetto di Giuliano da Maiano: al suo interno si conservano un ciclo di affreschi della metà del Trecento e la cappella di Santa Fina. La Collegiata custodisce anche affreschi di Domenico del Ghirlandaio e di Benedetto da Maiano, autore del dossale dell'altare. Poco distante dalla Collegiata di trovano il Museo Etrusco e il Museo di Arte Sacra, custode di dipinti, corali miniati, oggetti e paramenti sacri. Il Palazzo del Popolo è sede del comune di San Gimignano: costruito nel Duecento ed ampliato nel secolo successivo, è dominato dalla Torre Grossa e coronato con merli guelfi aggiunti nell'Ottocento. Vi trova spazio anche il Museo Civico. Via San Matteo inizia oltre l'arco della cancelleria, aperto nella prima cerchia di mura, e termina alla porta omonima. Nelle vicinanze si vista la chiesa di Sant'Agostino, in stile romanico - gotico: conserva un capolavoro di Piero del Pollaiolo raffigurante l'Incoronazione di Maria e il grandioso affresco di Benozzo Gozzoli dedicato alla Vita di Sant'Agostino. Dalla porta alle Fonti si scende agli antichi lavatoi per la lana, 10 splendide arcate costruite fra il XII e il XIV secolo. Oltre che per il suo fascino monumentale, San Gimignano è noto per la produzioni di vini eccellenti: la Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco di qualità certificata con la Docg, il Chianti Docg, il Vin Santo, il Rosso e il Rosato di San Gimignano garantiti dalla Doc.

Castelfiorentino


Più a valle di Certaldo si trova Castelfiorentino, capoluogo della Valdelsa e notevole centro industriale. Fondato in epoca romana, conserva alcuni resti delle mura di fortificazione medievali e due torri. Nella parte bassa del paese si visita la Chiesa di Santa Verdiana, splendido esempio di architettura religiosa settecentesca impreziosita da affreschi e dipinti. Nella Raccolta Comunale d'Arte sono raccolti tutti gli affreschi di Benozzo Gozzoli staccati dalla Cappella della Visitazione e da quella della Madonna della Tosse. Da vedere anche la pieve dei Santi Ippolito e Biagio, risalente al XII - XIII secolo e con la facciata in cotto ed elementi in ceramica.

Montaione


Dirigendosi ancora a Sud si trova Montaione che poco conserva del passato medievale. Nel centro del paese si visitano la Chiesa di San Regolo, restaurata alla metà del Seicento, il Palazzo Pretorio che mostra molti stemmi sulla facciata ed ospita il Museo Archeologico. In direzione di Gambassi Terme merita una sosta il convento francescano di San Vivaldo, sorto dove Vivaldo Stricchi da San Gimignano nel Trecento condusse vita eremitica nel tronco cavo di un castagno. In una ventina di cappelle del Cinquecento sono custoditi altrettanti gruppi in terracotta policroma che illustrano la vita di Cristo.

Gambassi Terme


Gambassi Terme è un piccolo centro di tradizioni agricole ed artigianali vicino al confine con la Provincia di Siena. Nel centro del paese si trovano la Chiesa dei Santi Jacopo e Stefano, del XIII secolo, e il Palazzo Podestarile, restaurato alla metà del Cinquecento.
Da Gambassi Terme si raggiunge la pieve di Santa Maria a Chianni, costruita nel Duecento secondo lo stile romanico - pisano e custode di capitelli scolpiti con figurazioni simboliche. Poco fuori dall'abitato di Gambassi Terme si trova la sorgente dell'Acqua Salsa, nota da secoli, attorno alla quale sono nati moderni e rilassanti stabilimenti termali.

Montespertoli


Montespertoli è un grosso centro urbano che sorge sul colle tra le valli dell'Elsa e della Pesa. Si visitano la Chiesa di Sant'Andrea con un bellissimo fonte battesimale romanico e la millenaria Pieve di San Pietro in Mercato che ospita il Museo d'Arte Sacra, ricco di opere d'arte provenienti dalle chiese dei dintorni.
Poco distante dal centro, a Montegufoni si trova il Castello degli Acciaioli, con una bella torre del 1386. Da non perdere una sosta alla pieve forse più antica della Toscana: a Lucardo, borgo di origine etrusca, si trova la Pieve di San Lazzaro costruita dai longobardi nel VII secolo e custode di un prezioso sarcofago dell'epoca.

Colle Val d'Elsa


Colle val d'Elsa è distribuita su tre livelli, chiamati Borgo, Castello e Piano e conserva importanti testimonianze architettoniche del Medioevo e del Rinascimento. Fiorente nel Medioevo in ragione della posizione strategica che permetteva il controllo dei commerci, Colle divenne nel Quattrocento un importante centro dell'arte della stampa e della lavorazione del vetro.
Fu eretta al rango di città vescovile nel 1592. Dalla Porta Nuova si accede al Borgo, ricco di palazzi nobiliari, da dove si entra a Colle Alta, costruita sui resti del castello di Piticciano. Da qui si domina Colle Bassa, con l'antico borgo di Spugna che sfruttava le acque dell'Elsa per la fiorente manifattura della lana, le cartiere e le vetrerie. L'arcata del bellissimo e incompiuto palazzo Campana è la porta d'ingresso a Colle Alta che conserva intatto l'aspetto di borgo medievale. Percorrendo via di Castello si incontra la casa - torre di Arnolfo di Cambio, architetto colligiano celebre per aver progettato la torre di Palazzo Vecchio a Firenze. Il Palazzo dei Priori ospita il Museo Civico e il Museo di Arte Sacra. In piazza Duomo, nel trecentesco Palazzo Pretorio, il Museo Archeologico espone materiali dall'Eneolitico all'età medievale. Il Duomo è uno splendido esempio di barocco italiano: costruito all'inizio del Seicento, conserva un Crocifisso attribuito al Giambologna. Uscendo dalla Porta Nuova si raggiunge il Santuario di Santa Maria delle Grazie, con la facciata impreziosita con una terracotta robbiana e affreschi di scuola senese del Quattrocento.

Casole d'Elsa


Casole d'Elsa è un borgo che conserva le mura medievali e le due porte principali, dette Porta ai Frati e Porta al Rivellino. In prossimità della Porta al Rivellino si trova la Rocca senese, ora sede del municipio. Da vedere anche la splendida Collegiata di Santa Maria Assunta che conserva un Cenotafio di Betramo Alighieri, capolavoro gotico di Marco Romano.
Nella canonica, eretta fra il XIV e il XV secolo, è stato allestito il Museo della Collegiata dove si raccolgono dipinti, oreficerie, arredi e paramenti sacri, oltre ai reperti archeologici della sezione etrusca. Nei pressi di Casole merita una visita la chiesetta romanica di San Niccolò.

Poggibonsi


Poggibonsi è di origine medievale, ma il suo volto attuale è stato disegnato dall'intenso sviluppo industriale ed urbano del secondo dopoguerra. Poggibonsi oggi è infatti il maggior polo produttivo e commerciale della Valdelsa e del suo passato conserva ben poco. Nel moderno centro urbano restano la Collegiata costruita alla metà dell'Ottocento e la chiesa di San Lorenzo, di origini trecentesche.
Poco distante dal centro si trova la bella Rocca di Poggio Imperiale, voluta da Lorenzo il Magnifico e progettata da Giuliano da Sangallo ma rimasta incompiuta.
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