Campagna Toscana Valdarno
Valdarno
Presentazione
L'Arno attraversa un vasto tratto di terra Toscana, creando vallate dalle caratteristiche assai diverse.
Il Valdarno cosiddetto Inferiore è la vallata creata dal fiume nel suo corso medio, dal punto di vista paesaggistico fortemente segnata dal dominio fiorentino del Medioevo. Borghi fortificati, ville e castelli punteggiano l'area collinare, mentre il fondovalle mostra il volto di vivace conca produttiva e commerciale.
Nel Valdarno Inferiore infatti si trovano alcuni dei principali distretti industriali ed artigianali della Toscana, il comprensorio del cuoio di Fucecchio, la manifattura delle ceramiche di Montelupo, le centinaia di aziende di Empoli impegnate soprattutto nei settori dell'abbigliamento e del vetro. Il Valdarno Superiore è segnato invece dalle aspre contese per il controllo del territorio che scoppiarono nel Medioevo tra Firenze ed Arezzo. Paesi arroccati, resti di antichi fortilizi, coloniche sparse in campagna, pievi immerse nel cuore di una foresta verde che annuncia il Pratomagno, sono le caratteristiche salienti del paesaggio nel corso alto dell'Arno. Loro Ciuffenna, Castelfranco di Sopra, San Giovanni e le altre località del Valdarno Superiore conservano suggestive testimonianze del passato assieme ad un patrimonio naturalistico notevole.
Valdarno Inferiore
Il Valdarno Inferiore inizia alla confluenza della Pesa e dell'Elsa e prosegue ininterrottamente fino al mare.
Empoli
Il centro più grande e vivace dal punto di vista produttivo e commerciale, dove si concentrano molte aziende attive specialmente nei settori dell'abbigliamento e del vetro. Il centro storico di Empoli conserva alcuni resti delle mura quattrocentesche e la splendida Collegiata di Sant'Andrea che si affaccia sulla piazza principale. Dell'impianto originale la Collegiata conserva solo la parte inferiore della facciata romanica, in marmo bianco e verde, mentre la parte superiore, distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata fedelmente ricostruita secondo le linee del romanico - gotico.
Il Museo della Collegiata custodisce capolavori di artisti fiorentini e toscani attivi fra il XIV e il XV secolo. Da vedere anche la Chiesa di Santo Stefano, eretta nel Trecento e affrescata a partire dal 1424 da Masolino di Panicale e dai suoi allievi. Nella vicina Pontorme, dove nacque il pittore Iacopo Carrucci detto Il Pontormo si visita la chiesa di San Michele, custode di importanti opere di pittura e di scultura. La casa natale del Pontormo è stata recentemente acquistata dal comune di Empoli che la sta restaurando per farne una casa della memoria, in cui raccogliere opere e arredi ed organizzare mostre e momenti di studio. Sempre ad Empoli ha sede la Casa Busoni, allestita nella casa natale del celeberrimo pianista contemporaneo. Vi trova spazio anche il Centro Studi Busoniani che gestisce una archivio, il museo e la biblioteca, oltre a manoscritti, arredi, locandine e cimeli.
Montelupo Fiorentino
Oltrepassato Empoli, si entra nel territorio di Montelupo Fiorentino, celebre in tutto il mondo per la lavorazione delle ceramiche. Anticamente Montelupo rappresentò un crocevia fondamentale per le comunicazioni dell'area fiorentina con l'Appennino e la costa tirrenica. La posizione strategica e l'abbondanza d'acqua favorirono lo sviluppo di numerose attività manifatturiere, fra le quali primeggiava la ceramica che visse il suo momento di splendore fra il XV e il XVI secolo. Ancora oggi gli artigiani - artisti di Montelupo mantengono viva la tradizione, creando capolavori che poi si esportano in tutto il mondo. Ogni anno a Montelupo si tiene la Festa Internazionale della Ceramica, in programma l'ultima domenica di giugno, mentre la Scuola di formazione professionale per la Ceramica Artistica offre corsi annuali e incontri intensivi della durata di una settimana o di un week end. Probabilmente Montelupo nacque come castello alla fine dell'Alto Medioevo, poi furono i Fiorentini, che conquistarono il territorio nel 1204, ad ampliare l'insediamento militare. Si vedono ancora i resti della cinta muraria eretta nel Trecento in prossimità della Prioria di San Lorenzo.
Da vedere, la Pieve di San Giovani Evangelista dove si conserva uno splendido affresco della "Madonna in trono con Bambino e quattro Santi" e la Villa Medicea dell'Ambrogiana, eretta dai Medici nel Cinquecento ed oggi sede di un Ospedale Psichiatrico. La secolare attività di lavorazione della ceramica ha condotto alla creazione del Museo Archeologico e della Ceramica, dove si raccolgono i risultati di oltre 20 anni di scavi effettuati nel Valdarno Fiorentino e testimonianze della produzione di ceramiche con reperti dal XII secolo alla fine dell'Età Moderna. Sul territorio comunale di Montelupo, nella zona compresa fra l'abitato di Pulica e i torrenti Pesa e Virginio, è stato allestito il Parco Archeologico, Tecnologico e Naturalistico, dove si conservano i resti di una villa romana del I secolo a.C., si protegge la natura e sono state installate moderne attrezzature per la ricerca spaziale avanzata. Di fronte a Montelupo, sull'altra riva dell'Arno, meritano una sosta le frazioni di Capraia e Limite, riunite in un unico comune. A Capraia si visitano i resti di antiche fortificazioni e la chiesa di Santo Stefano dove si conservano interessanti pitture ed arredi sacri. Montereggi, vicino a Limite, è una grande area archeologica dove si osservano resti sia del periodo etrusco che di quello romano.
Vinci
La pittoresca cittadina nota per aver dato i natali nel 1452 al genio Leonardo, si trova sulle pendici del Montalbano. Al centro di una campagna bellissima, dove si producono Vini Docg ed olio extravergine d'oliva, Vinci è dominata dall'alto campanile ottocentesco e dal Castello dei Conti Guidi, dalla caratteristica forma a mandorla. La Rocca del Castello ospita il Museo Leonardiano, dove si conserva una delle più ampie e complete raccolte di macchine originali progettate dal genio del Rinascimento. L'adiacente Biblioteca Leonardiana è un centro di documentazione su Leonardo e il suo tempo, dove si raccolgono le riproduzioni di tutti i manoscritti e disegni di Leonardo e tutte le edizioni a stampa delle sue opere. Nel centro storico di Vinci si visita anche il piccolo Oratorio della Santissima Annunziata che conserva una Annunciazione di Frà Paolino da Pistoia. Si può visitare solo su prenotazione la millenaria pieve di San Giovanni Battista in Greti, a Sant'Ansano, impreziosita da pregevoli tele. Nel territorio comunale di Vinci si trova anche l'area protetta del Montalbano che abbraccia un vastissimo lembo di terra prevalentemente caratterizzato da oliveti, vigneti e foreste di castagno. Nel Seicento alcune zone ora tutelate dall'area protetta furono destinate dai Medici alla realizzazione del Barco Reale Mediceo, adibito alle battute di caccia. Per questa ragione i boschi furono sempre curati e protetti, ed oggi costituiscono un prezioso patrimonio naturalistico dove si snodano numerosi sentieri da percorrere a piedi o in bici. Uno di essi conduce alla Casa natale di Leonardo, che ospita una mostra permanente con riproduzioni di disegni e mappe tracciate da Leonardo.
Cerreto Guidi
Presenta una singolare struttura urbana circolare con al centro la Villa Medicea, opera probabilmente del Buontalenti giovane e commissionata dal Granduca Cosimo I. L'imponente edificio conserva arredi originali, suppellettili e una raccolta di ritratti dei membri della famiglia Medici. Alla villa si accede salendo una monumentale rampa di scale chiamata "Ponti Medicei". La vicina Pieve di San Leonardo, della quale si ignora l'origine, divenne la chiesa principale di cerreto Guidi nel Quattrocento. All'interno del sobrio edificio tardo romanico si conservano numerosi dipinti ed uno splendido fonte battesimale, opera di Giovanni della Robbia. Il territorio circostante Cerreto Guidi è prevalentemente rurale, caratterizzato da coltivazioni, coloniche sparse, ville e pievi. Particolarmente interessante è l'area protetta che insiste sul comune di Cerreto Guidi e tutela il Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana. Dopo le vaste operazioni di bonifica condotte sul territorio nazionale, il Padule di Fucecchio è oggi uno degli ultimi rifugi per molte piante e animali tipici delle aree paludose, come gli aironi, le cicogne e le gru. All'interno del Padule, paradiso del birdwatching, si snodano 9 itinerari naturalistici percorribili a piedi.
Fucecchio
Sulle propaggini occidentali del Monte Albano si trova Fucecchio, grosso centro industriale specializzato nella concia delle pelli e nella lavorazione del cuoio. Conquistato dai fiorentini nel 1330, Fuchecchio conserva nel centro strade eleganti e palazzi signorili, fra i quali spicca la Collegiata di San Battista. Il Museo Cittadino, originariamente ospitato nella Chiesa di San Salvatore, raccoglie dipinti, oreficerie ed arredi liturgici dal Trecento al Settecento e presto si trasferirà nella nuova sede di Villa Corsini.
Lastra a Signa
Alle porte di Firenze, l'ultima località del Valadrno Inferiore è Lastra a Signa un grosso centro produttivo e residenziale che però conserva intatte le mura costruite nel 1377 dai fiorentini. Da vedere la Chiesa di Santa Maria alla Lastra e l'elegante Spedale di Sant'Antonio, probabilmente costruito dal Brunelleschi. Vicino a Lastra è d'obbligo una sosta alla Pieve di San Martino, costruzione romanica più volte rimaneggiata e custode di uno splendido abside quattrocentesco progettato da Leon Battista Alberti. Nell'attiguo Museo di Arte Sacra sono esposti dipinti, arredi e paramenti sacri. A Lastra si visita anche la Casa di Caruso, il tenore napoletano famoso in tutto il mondo. La Villa, che diverrà presto sede di un'accademia per la scoperta e la valorizzazione di nuovi talenti musicali, fu acquistata da Caruso nel 1906 ed impreziosita con uno splendido giardino all'italiana. Nei dintorni di Lastra a Signa sono disseminate numerose ville antiche e merita una visita il pittoresco borgo di Malmantile che conserva le mura del Quattrocento e l'originario impianto urbano tardo medievale.
Valdarno Superiore
Le pievi romaniche e i paesini arroccati sono la caratteristica principale del paesaggio attraversato dal corso superiore dell'Arno.
Un territorio affascinante che Firenze e Arezzo si contesero a lungo nel Medioevo: il prevalere dei fiorentini legò il Valdarno Superiore alle vicende della Repubblica prima e del Granducato poi. Del dominio fiorentino resta traccia nelle cosiddette "terre nuove" create nel Duecento e disseminate di pievi, case coloniche e borghi fortificati. Nel XIII secolo, per fronteggiare i bellicosi vescovi aretini, i fiorentini costruirono le "terre murate", ovvero i tre villaggi fortificati di San Giovanni, Terranuova e Castelfranco. Arezzo dal canto suo disponeva dei poderosi castelli di Cennina, Castiglione degli Umbertini e Laterina. Il Valdarno Superiore fu annesso definitivamente alla repubblica Fiorentina nel 1327. Pur conservando una tradizione agricola incentrata sulla produzione di vino ed olio d'oliva, il Valdarno è uno degli insediamenti industriali più antichi della Toscana. Concentrate nel fondovalle, le industrie non hanno deturpato la bellezze paesaggistiche e storiche della campagna circostante.
Figline Valdarno
E' un importante insediamento produttivo che però conserva ancora le mura di cinta innalzate nel Trecento. Da vedere i Loggiati dell'Ospedale Serristori, risalenti al XVII secolo, e la Collegiata di Santa Maria, che custodisce la preziosa tavola trecentesca della Madonna in trono con Bambino angeli e Santi. Sia l'Ospedale che la Collegiata si affacciano sulla piazza principale del paese, intitolata all'umanista Marsilio Ficino che a Figline nacque nel 1433. Interessanti anche il Palazzo Pretorio, fondato nel Trecento ma pesantemente rimaneggiato negli anni Trenta del Novecento e la Casa Grande dei Serristori, splendida dimora signorile del Quattrocento. Nel centro di Figline si trova la Chiesa di San Francesco, parte di un complesso conventuale appartenuto fin dal Duecento ai frati minori. Sono aperti al pubblico il portico rinascimentale, il chiostro e la sala capitolare. All'interno della chiesa si conserva una serie di opere d'arte fra le quali pregevoli affreschi del Trecento e del Quattrocento. Sempre nel centro di Figline si trova anche il Monastero della Santa Croce, fondato nel 1542 ed abitato dalle suore Agostiniane di clausura. A Gaville, frazione di Figline Valdarno, si visita a Pieve di San Romolo, dove ha sede il Museo della Civiltà Contadina, impreziosito da un grande frantoio per le olive del XVII secolo.
Incisa Valdarno
Più vicina a Firenze, Incisa Valdarno è un vivace distretto produttivo che nel centro storico conserva la Torre del Castello, risalente al XIII - XIV secolo. Poco distante dal Castello si trova l'Oratorio del Crocifisso che custodisce la Santa Croce Miracolosa, in passato oggetto di venerazione e pellegrinaggio. La Croce miracolosa fu donata alla chiesa dell'Incisa da una Compagnia di Penitenti che spesso si recava in pellegrinaggio al piccolo oratorio, dall'architettura semplice e sobria. Da vedere anche la cinquecentesca Chiesa del Vivaio, restaurata nel Settecento secondo i dettami dello stile barocco. All'interno della chiesa si conservano molte opere d'arte di notevole pregio ed è infatti previsto che la Chiesa del Vivaio divenga presto sede del Museo di Arte Sacra. Meritevole di una visita è anche la Pieve di San Vito a Loppiano, fondata prima dell'anno Mille e di impianto romanico. Oggi ospita il Movimento religioso internazionale dei Focolarini.
Rignano sull' Arno
Merita una sosta per la Chiesa di San Clemente a Sociana, un edificio dall'architettura molto semplice dove si ammirano la Madonna col Bambino di Antonio Rossellino e due splendidi angeli reggicandelabro scolpiti da Mino da Fiesole. Da vedere anche la Pieve di San Leolino, costruita prima del Mille secondo il sobrio gusto romanico che allora imperava. Oggi mantiene i caratteri originari solo nella zona dell'abside e conserva alcuni pregevoli affreschi del XIV secolo. La piccola chiesa di San Piero a Perticaia era una delle chiese suffraganee di San Leolino, menzionata già nell'XI secolo. L'interno, una piccola aula romanica, è privo di intonaco e rivestito con semplici bozze di pietra. Le poderose mura che delimitano il chiostro della chiesa fanno supporre che l'edificio sia nato per scopi di difesa, probabilmente in epoca longobarda, e solo successivamente trasformato in luogo di culto.
Nella frazione di Volognano, all'interno della Chiesa di San Michele si trova invece il dipinto cinquecentesco della Madonna della cintola con angeli e santi, attribuito al Rosso Fiorentino.
Loro Ciuffenna
Nel versante del Valdarno Superiore che guarda verso Arezzo, merita sicuramente una visita il piccolo e pittoresco paese di Loro Ciuffenna, arroccato sul torrente omonimo in una splendida posizione panoramica. Il borgo medievale è praticamente intatto e nel quartiere chiamato "Fondaccio" si conservano tutti gli edifici originali, raggruppati all'estremità di un ponte romanico dalla campata vertiginosa. Nella Chiesa di Santa Maria Assunta si conserva un trittico attribuito a Lorenzo di Bicci, mentre è assolutamente da non perdere una visita alla vicina Pieve di Gròpina, la più importante fra le chiese romaniche del Valdarno. L'edificio sobrio e maestoso conserva singolari capitelli scolpiti con forme animali o antropomorfe e un ambone circolare a bassorilievo. Sotto la chiesa si trovano i resti di un edificio religioso dell'VII secolo, di un tempio paleocristiano ed alcuni reperti di epoca romana.
Castelfranco di Sopra
Venne fondato nel 1299, probabilmente seguendo un progetto di Arnolfo di Cambio. Il centro storico di Castelfranco conserva intatto il fascino della struttura militare medievale costruita per scopi difensivi e di e espansionismo politico e commerciale. Come tutte le "terre nuove" volute dai fiorentini nel Duecento, si sviluppa attorno alla piazza principale con un andamento a scacchiera, in cui le stradine lastricate si incrociano ortogonalmente. Si conservano ancora parte delle mura merlate di fortificazione, due porte di accesso e numerosi palazzi costruiti durante il Rinascimento. Da vedere anche la chiesa parrocchiale di San Tommaso, costruita nel Mille, l' Oratorio di San Filippo e il Trecentesco Palazzo Comunale, dove si trovano anche le antiche prigioni. Poco distante da Castelfranco si incontra la splendida Badia di San Salvatore a Soffena, fondata nel Mille e modificata nel Trecento e nel Settecento. Dopo un lungo intervento di restauro, la Badia ha riacquistato oggi tutto il fascino medievale. All'interno si conservano molti bellissimi affreschi, alcuni attribuiti a Bicci di Lorenzo. Non molto distante da Castelfranco merita una sosta anche il piccolo paese di Pian di Scò, che nel Medioevo fu l'avamposto aretino opposto alla repubblica di Firenze. Di quel periodo resta la pieve romanica del paese dalla quale si domina un superbo panorama.
San Giovanni valdarno
E' la maggiore delle "terre murate" volute nel Duecento dai Fiorentini, in vena di espansionismo militare e commerciale ed intenti a fronteggiare gli aretini. Il centro storico del paese mostra l'origine medievale nella pianta quadrata in cui le strade si intersecano ortogonalmente, secondo il modello degli accampamenti romani. Nel Trecento a San Giovanni nacque Masaccio, mentre si deve al genio di Arnolfo di Cambio la costruzione del Palazzo del Podestà che ancora oggi è sede del comune. La facciata è incorniciata da un ampio ed elegante porticato, dove si conservano gli stemmi dei vicari che si alternarono alla guida di San Giovanni dal 1409 al 1772. In piazza Masaccio si trova la Basilica di Santa Maria delle Grazie, costruita nel Quattrocento seppure presenti una facciata settecentesca. Sotto il porticato si conserva una terracotta invetriata di Giovanni della Robbia mentre l'interno ospita, oltre a molte altre opere, una splendida Annunciazione del Beato Angelico proveniente dal vicino Convento di Montecarlo.
Cavriglia
E' una piccola località del Valdarno, nota per la presenza di vasti giacimenti lignitiferi che vengono estratti a cielo aperto per alimentare una grande centrale termoelettrica. Caviglia è molto amata dagli abitanti dei paesi vicini per la presenza di un parco - zoo attrezzato dove si trovano numerosi animali sia tipici del luogo che esotici. Alla domenica i prati del parco di Cavriglia si riempiono di gitanti, turisti e famiglie con bambini.
Montevarchi
E' oggi una cittadina dalla spiccata vocazione commerciale ma si distingue per la sua pianta ellissoidale, una delle più curiose dell'urbanistica medievale. Da vedere la Collegiata di San Lorenzo, dove il Museo di Arte Sacra raccoglie importanti opere d'arte tra le quali spicca un monumentale tempietto di stile robbiano. Nell'elegante chiostro del Convento di San Lodovico si trova invece il Museo Paleontologico che raccoglie gli imponenti resti fossili del Pliocene rinvenuti lungo la Valle dell'Arno. Poco distante da Montevarchi merita una visita il Castello di Cennina, costruito nel Duecento per fronteggiare i fiorentini. Da qui si domina un panorama maestoso sul Valdarno e il Pratomagno e vale la pena di fare due passi nel delizioso borgo stretto attorno al fortilizio.
Terranuova Bracciolini
E' oggi un importante distretto produttivo e commerciale, anche se conserva le mura e le torri innalzate dai fiorentini nel 1337, all'epoca della fondazione del paese. Dette i natali al grande umanista Poggio Bracciolini, attivo nella Firenze dei Medici durante il XV secolo.
Laterina
Conserva invece il castello medievale, anche se sono stati rinvenuti molti reperti archeologici che testimoniano della frequentazione umana fin dalla preistoria. Probabilmente deve il nome alle numerose fornaci di laterizi attive durante i periodi etrusco e romano. Molto suggestivi sono anche i resti del Castello di Bucine, forse nato come insediamento etrusco - romano ma divenuto centro importante nel Medioevo in ragione della posizione strategica sulla Valle dell'Ambra. Proprio grazie alla collocazione sulla principale direttrice di collegamento fra il Valdarno e Siena, divenne presto un popoloso ed attivissimo centro commerciale.
Pergine Valdarno
E' una piccola località in cui si conservano i resti del castello edificato nel X secolo ed oggi incorporati nel piccolo borgo antico. Boschi e colline coltivate ad oliveti e vigneti sono la principale attrattiva di questo piccolo paese del Valdarno Superiore, noto per le produzioni agricole di qualità.